Lina Riccobene è nata a Delia (Caltanissetta) il 23 marzo 1951, a Delia ha svolto l’attività di insegnante presso l’Istituto Comprensivo. Professionista di Psicologa clinica, è scrittrice, poetessa, drammaturga, saggista e critico letterario.
Ha pubblicato, per i «Fogli di Poesia» Cirri di attese” (Edizioni Il Messaggio, Gela, 1991); Celebro la bellezza (Edizioni Poesia & Poetica, Penne, 1993) a cura del Centro Internazionale Studi di Poesia e Storia delle Poetiche; la cartella grafico-poetica Regine d’attese (Edizioni Schena, Taranto, 1993); La speranza del giorno (Edizioni Il Messaggio, Gela, 1993); Sovranità in attesa (Portofranco, Taranto, 1993); In finale di partita… per non parlare di Beckett (Portofranco, Taranto, 1993); figura con una silloge nell’Antologia Pietrarossa e zolfo giallo – poeti nisseni di ieri e di oggi (Edizioni Lussografica, Caltanissetta, 1995;Storia ingemmata (Edizioni il Messaggio, Gela, 1995); La via dell’oceano– da Delia verso l’Altrove (Editrice Autori Riuniti, Palermo, 1996); Rosa canina(EraNova – Bancheri Editrice, Delia 1999); Apres nous le deluge(EraNova – Bancheri Editrice, Delia, 1999). Ha pubblicato nel febbraio 2006 il poemetto Orizzonte postumo nell’assenza presentee la trilogia La parola in vetrinaper le Edizioni EraNova Bancheri (Delia); Dal Tabor al Golgota” (2016) Ed. Laikos. Sta per licenziare alle stampe la silloge dialettale Davanti a un cufilarucon Prefazione di salvatore Di Marco.
È dialettologa ed ha scritto per il teatro in lingua siciliana; tra gli altri saggi:
La diliana (1981);
Roba…di casa noscia(premio internazionale “F. M. Dostoevskij”, Roma, 1991);
Italia e li so’ figli (1982);
Centucinquant’anni d’Italia (1983);
Carnalivari e l’imperaturi( 1984);
Matrimoniu ppi procura (1986);
Li devoti di la hiacca (1988);
Schetta nun t’appi…e maritata t’appi (1989);
Arri e cararri (1992);
Cutieddru duru e pani ca nun taglia (2001);
Issi issi…ca t’avissi (2005, coautore Alessandro Bevilacqua);
Pani, cumpanaggiu e malatia (2007)
Lu vavà, la vevè, lu sciscì e lu trutrù (2016),
Tri sceni…di scinati (2018).
Di recente ha scritto, per la scuola media “G. Carducci” di San Cataldo (Caltanissetta), due musical dal titolo “Tutti i colori del mondo” e “Apriamo una finestra sul mondo” e tre opere teatrali, dai contenuti psico-pedagogici, rappresentate tra il marzo e maggio 2009 con la sua consulenza-regia ai docenti.
(Di tutte le opere di cui sopra l’autrice ha curato regia e scenografia).
Dirige e guida la Compagnia Teatrale “Amici per Di(A)Letto Teatro-Delia” dell’omonima Associazione Culturale.
Saggi critici
Tra gli altri si segnalano:
Impegno culturale: crescita e libertà
Commento al XII Canto del Paradiso di Dante
Significato di Dante nella società contemporanea
Potere & Sapere: sinonimi o contrari nella visione al femminile
I percorsi della poesia del ‘900 e l’Unità d’Italia
La poetica di Federico Hoefer negliAcrostici a Scacchi
La poetica di Placido D’Orto in Sul Frammento Di Pietra
La poetica di Giovanni Monti in Anna Mia Carissima
La Poesia & l’Europa: non solo Lingua
Ragione e sentimento: anima ed esattezza in Leonardo Sciascia
Emigrazione e immigrazione: realtà a confronto
La poesia delle donne tra stile e contenuto
Il rapporto tra dialetto e letteratura
Diagnosi letteraria: decretare o no la fine della Letteratura Italo-Americana? Quando l’esteticaconduce alla “casa Comune”.
Ha presentato, recensito e prefato numerosi libri di poesia e narrativa.
Ha collaborato a diverse riviste letterarie: «La Procellaria», «La Nuova Tribuna Letteraria», «Alla Bottega», «Spiragli», «Peloro 2000», «Noialtri» e alle testate Meridiano Sud, Ionio, Taranto sera.
Si interessa alla critica d’arte ed ha presentato diverse personali di pittura e collettive.
È stata coordinatrice della sezione siciliana del Movimento internazionale “Donne e poesia” con sede sociale a Bari.
Tiene laboratori di scrittura creativa nelle scuole, cura un vivaiodi giovani poeti e di attori di teatro con incontri programmati e costanti in diversi paesi della provincia. È regista della compagnia teatrale “Amici per Di(A)letto” nata nel gennaio 2014 e da lei coordinata.
Tiene corsi di semiotica della rappresentazione: per la qualcosa è stata chiamata spesso come docente presso le Università di Toronto (Canada) e di Middelbury nel Vermont (USA) per masters destinati ai neolaureati, alla fine dei quali, dagli stessi vengono messe in scena i suoi testi teatrali dialettali ormai conosciuti ed apprezzati.
Ha presieduto diversi premi di poesia ed è stata in giuria in diversi altri e in particolare nella Rassegna DiversiVersi.
Ha vinto numerosi premi, tra cui: il primo premio al Città di Brindisi – 1993; il Calabria ’79 – 1992-; Guerriero di Capestrano -1991; XVII Premio Casentino – 1992; il Premio Dafni – in diversi anni per le sezioni Narrativa e Poesia; Premio Città della Spezia – 1994; Premio l’Artigiano poeta – 1994; Premio Aeclanum – 1996 ed altri fino al 2006, come il 1° Premio per la poesia dialettale al Premio “Alessio Di Giovanni”, il 1° Premio per la poesia dialettale al Premio Letterario Internazionale “Siracusa”, mentre a Pratola Peligna (L’Aquila) ha conseguito il 1° Premio con “La Via dell’Oceano”, raccolta di poesia dedicate agli emigrati deliani nel mondo, al Premio Letterario “Emigrazione”.
Ha vinto la 8ª Edizione del premio Nazionale “Il Simposio” con la trilogia “La Parola In Vetrina”, svoltosi a Buccino (Salerno), nel giugno 2007. Si è aggiudicata il 1° premio per la Poesia Dialettale inedita al premio Letterario Nazionale “Erice Antekaa 2007” organizzato dal Centro Studi “Rinascita Mediterranea” di Trapani e svoltosi il 1° Settembre 2007, mentre a Siracusa è stata premiata col Decagramma d’Argento per la poesia dialettale e in lingua italiana al Premio Letterario Internazionale “Siracusa” – IX Edizione, il 14 Ottobre 2007.
È stata operatrice culturale in seno all’Associazione artistico culturale Images di Delia, della quale ha curato i rapporti con altre realtà culturali del territorio siciliano, al fine di fare di Delia un crocevia di cultura a livello regionale, nazionale ed internazionale. Ha organizzato con cadenza mensile presentazioni di libri di poeti siciliani e di ogni parte di Italia e fra i nomi più rinomati; ha organizzato collettive e personali di pittura, scultura e fotografia, nonché Premi di Poesia a favore dei giovani deliani e manifestazioni teatrali dialettali; organizza serate di concerti per piano e poesia e ha curato sempre i rapporti tra la sua persona ed il “Delia Social Cultural Center” di Toronto (Canada).
Dal 1 al 10 Settembre 2007 è stata a Toronto per attuare il Progetto da lei ideato e stilato “Un Ponte Sinfonico sull’Oceano”, col contributo della Regione Siciliana, del C.O.E.S. (Centro Orientamento Emigrati Siciliani) e del Comune di Delia , Progetto che ha condotto il Corpo Bandistico “Petiliana” di Delia a realizzare una trasferta in Toronto dove vive una grossa comunità di deliani e corregionali. In questa circostanza Lina Riccobene ha intensificato i rapporti di collaborazione con il Dipartimento di Italianistica dell’Università di Toronto.
È stata ospite all’Università di Toronto e all’Università di Myddelbury (Vermont – USA) gli studenti delle quali hanno rappresentato due sue commedie in lingua siciliana e ai quali ha tenuto un ciclo di incontri sul tema «Le letterature regionali di oggi in rapporto alla Letteratura italiana» e un corso di semiotica della rappresentazione insieme ad un corso di scrittura creativa, lavorando in sinergia col regista italiano Francesco Rosi lì convenuto per ricevere la Laurea honoris causa.
Nel 2002 ha realizzato un simposio regionale di poeti come Coordinatrice del Movimento Internazionale “Donne e Poesia”.
Ha presentato a Roma il libro Buiodi Dacia Maraini, vincitrice, con la Mondadori, del Premio Strega 1999.
Su incarico del Rotary Club Valle Del Salso ha presentato, pubblicato dalla Mondadori, il libro dello scrittore Enzo Russo Né Vendetta Né Perdono” e in segno di apprezzamento e riconoscenza per il suo tangibile e significativo apporto nel promuovere una migliore comprensione reciproca e amichevoli relazioni fra popoli di tutto il mondo…” le è stato attribuito il titolo di “Paul Harris Fellow” dalla fondazione Rotary del Rotary International.
Il 20 ottobre 2006 ha avuto il massimo riconoscimento a livello regionale, “La pigna d’argento”, per il suo costante impegno teatrale e letterario.
La cerimonia per il conferimento del riconoscimento ha avuto luogo presso il teatro politeama di Palermo.
Nel settembre 2008, per aver fatto conoscere la poesia ed il teatro in lingua siciliana fuori dalla nostra regione, le è stato conferito il riconoscimento “Il timone d’argento” dal Club Nautico di Gela (Caltanissetta).
Durante l’a.s. 1998-99 ha tenuto un Corso di scrittura creativa e teatrale ai Docenti della Scuola Elementare di Mussomeli (CL)
Durante l’a.s. 1999-2000 ha tenuto un Corso di scrittura creativa e teatrale ai Docenti del 1° Circolo Didattico “Cristo Re” di San Cataldo
Durante l’a.s. 2002-03 ha tenuto un Corso di scrittura creativa e teatrale agli alunni del 3° Circolo di Caltanissetta.
Durante l’a.s. 2006-07 ha tenuto un Corso di Scrittura Creativa ai docenti dell’Istituto Comprensivo di Serradifalco per un totale di 15 ore.
Durante gli anni di docenza (dal 1978 al 2007) ha scritto per gli alunni della Scuola Primaria e studenti della Scuola Secondaria di 1° grado dell’Istituto Comprensivo di Delia, e fatto rappresentare dagli stessi, diversi testi teatrali: “La Diliana”, “Cientucinquant’anni d’Italia”, “La matri e li so’ figli” (parafrasi di Mamma Italia e le sue Regioni in un momento socio-storico particolare e relativo agli anni dell’emigrazione), “Carnalivari e lu ‘mperaturi” (rappresentato per le strade del paese), “Roba di casa noscia” (per gli studenti di scuola Media del 1982), “Presepe vivente” (rappresentato per le strade del paese da alunni e studenti), “Cutieddru duru e pani ca nun taglia” (rappresentata alla fine dell’a.s. 2007 e nell’ambito del Progetto “Sicilia: l’insularità che ci accomuna”.
Ha scritto un testo teatrale per le scuole e da rappresentare nell’ambito dell’Educazione all’Alimentazione, dal titolo “Pani, cumpanaggiu…e malatia!”
Ha tenuto come esperta e per il P.O.N. 2007-08, Azione F1 – Modulo G2, presso L’istituto Comprensivo Di Delia, il corso di “Teatro Genitori” conclusosi con la stesura di un atto unico da parte dei genitori che lo hanno anche rappresentato ad un particolare pubblico: i loro figli.
Critici che hanno scritto di lei
Tra gli altri: Giorgio Barberi Squarotti, Gaetano Salveti, Lucio Zinna, Salvatore Di Marco, Vittoriano Esposito, Anna Santoliquido, Maria Marcone, Emanuele Schembari, Mariella Bettarini, Paola Lucarini Poggi, Costas Valetas, Valeria Montaruli, Gianni Amodio, Armando Faraone, Vittoriano Esposito e tanti altri (si riportano solo alcuni stralci critici che la riguardano).
Alcuni passi critici sulle sue opere
[“…Per Lina Riccobene poetessa dell’attesa, anzi Regina d’Attesa, che nei suoi precedenti lavori ha sempre ribadito splendidamente questo sentimento in chiave metafisico-spirituale-metaforico, il tema dell’Emigrazione si sostanzia come sentimento costante di un’attesa in divenire, quella del ritorno come ragione stessa della partenza. L’attesa in terra straniera stabilisce un maggior senso di spleen baudelairiano, ma non si tramuta mai in angoscia, perché la visione del NOSTOS regna costante e diviene l’energia con la quale superare le traversie del contingente…..Poetessa delle emozioni ineffabili, Lina Riccobene rivolge al suo popolo esiliato un lamento poetico dell’anima e segue i suoi personaggi con la “pietas” virgiliana, quasi che tutti i suoi emigranti diventino altrettanti Enea, con il compito di costruire la grandezza di Roma (Delia)…”]
Gianni Amodio(dalla Prefazione a “La via dell’Oceano”)
[“…Storia ingemmata scardina più di un luogo comune sulla creatività lirica femminile, primo fra tutti l’immediatezza e la “semplicità” frastica e versale. Siamo invece davanti ad un poemetto di polisemanticità ctonia e lunare, esistenziale ed etica, dove vissuto intenzionale e vissuto poetico danno vita e voce ad una creatura nuova. Che è, appunto, la poesia…”]
Neria De Giovanni(dalla Prefazione a “Storia ingemmata”)
[“…Ed è questo condurre per mano attraverso un senso tra metaforico e simbologico, attraverso un itinerario costituito da riletture mitiche e sensazioni paranaturalistiche, che Lina Riccobene carica il lettore di umori vigorosi e vitali, lungo il filo di una commozione trepidamente controllata…”]
Adriano Peritore(dalla recensione a “Storia ingemmata”)
[“…La versificazione, di cui già si è evidenziata la liricità, è cristallina e fluida e ben fa risaltare la meditatività che sta a monte, nell’intimo, e il minuzioso lavoro di cesello operato sulla parola e sul verso. un poemetto sulla cui validità non ci sono dubbi o ombre.”]
Ester Monachino (dalla recensione a “Storia ingemmata”)
[“…I testi poetici di Lina Riccobene, compatti e gnomici soprattutto nella modellazione delle unità sintattiche e metriche, si accordano efficacemente con le tavole grafiche; il verso, fluviale, pulsa lentamente ed è ricolmo di un’emozione già contemplativa…”]
Anthony L. Johnson (dalla recensione a “Regine d’attese”)
[“…Il discorso poetico di Lina Riccobene è di una limpida, gentile, contemplativa liricità, espressa in un linguaggio di grande purezza e precisione.'[
Giorgio Barberi Squarotti (dalla recensione a “La speranza del giorno”)
[“…Le sue poesie sono espresse con un linguaggio intimo ed avvincente e sono immerse in un’atmosfera sognante, assolutamente astratta, ma da cui traspare un animo delicato…Misurata nel ritmo, matura nello stile, è una poesia di chiara matrice minimalistica, che riesce a conservare uno stabile equilibrio e cerca, nella memoria, una problematica di sentimenti, intrisi di riflessività e di malinconia…”]
Emanuele Schembari (dalla recensione a “La speranza del giorno”)
[“…Al suo apparire, da una Sicilia carica di umori e ricca di grande poesia, Lina Riccobene propone, come fosse giunta di lontano, entro una realtà poetica che ha già le sue schede e il suo valore, una poetica del “proposito morale’ libero da schemi e solo ricca di dolcezza, solidarietà umana, amore, sogni delicatissimi. Il vissuto concreto si consuma nel “vissuto intenzionale”; si fa passato nel presente, memoria storica di vita e di pensiero…”]
Gaetano Salveti (dalla prefazione a “Celebro la bellezza”).